Grandi! 2° flash mob palermitano riuscitissimo!
martedì 13 novembre 2007
sabato 7 luglio 2007
Invettiva (contro la frutta dipinta)
Ti osservo,
ti analizzo accuratamente
alla ricerca di un difetto
e mi accorgo che non ne possiedi uno,
ma ne sei totalmente plasmata.
Sei statica, sei spenta,
sei spesso ammaccata.
Troppe volte non conosci colori
che non siano le tonalità del marrone.
Non esprimi
non parli
non dai i brividi.
Se ti guardo,
io non penso.
Penso solo a scrivere
questa mia invettiva.
Penso solo
che esiste qualcosa di migliore.
Sei nell’albero.
O cadi
o sei raccolta.
Nasci per consumarti
e per essere consumata.
La tua immagine
non deve essere consegnata all’eterno,
al ricordo, all’ammirazione.
Quale il senso?
Servi solo per colmare
le lacune vitaminiche di noi mortali,
incompleti.
Perdona le mie parole,
sono solo un piccolo essere terreno
forse un po’ radicale
che chiede giusta ricompensa
a ciò che è arte reale.
Ti osservo,
ti analizzo accuratamente
alla ricerca di un difetto
e mi accorgo che non ne possiedi uno,
ma ne sei totalmente plasmata.
Sei statica, sei spenta,
sei spesso ammaccata.
Troppe volte non conosci colori
che non siano le tonalità del marrone.
Non esprimi
non parli
non dai i brividi.
Se ti guardo,
io non penso.
Penso solo a scrivere
questa mia invettiva.
Penso solo
che esiste qualcosa di migliore.
Sei nell’albero.
O cadi
o sei raccolta.
Nasci per consumarti
e per essere consumata.
La tua immagine
non deve essere consegnata all’eterno,
al ricordo, all’ammirazione.
Quale il senso?
Servi solo per colmare
le lacune vitaminiche di noi mortali,
incompleti.
Perdona le mie parole,
sono solo un piccolo essere terreno
forse un po’ radicale
che chiede giusta ricompensa
a ciò che è arte reale.
Alba Francesca Fazio
giovedì 5 luglio 2007
Può ancora accadere una cosa del genere???
Simili nefandezze non sono più tollerabili. L'arte contemporanea versa in condizioni disastrose e le PERE continuano a dominare. La frutta è sempre attuale nell'arte della cucina? Diventeremo paranoici, ma non deve essere più attuale nell'arte contemporanea. Non è un'esaltazione del non sense e dello stupore ad ogni costo. E' l'esaltazione della dignità.
Simili nefandezze non sono più tollerabili. L'arte contemporanea versa in condizioni disastrose e le PERE continuano a dominare. La frutta è sempre attuale nell'arte della cucina? Diventeremo paranoici, ma non deve essere più attuale nell'arte contemporanea. Non è un'esaltazione del non sense e dello stupore ad ogni costo. E' l'esaltazione della dignità.
lunedì 2 luglio 2007
1°flash mob a Palermo
NOALLAFRUTTANELLARTE laboratory organizza
Flash mob riuscito!!
_______________________________________
Reportage di Alba Francesca Fazio
Flash mob riuscito!!
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Reportage di Alba Francesca Fazio
Dopo una pazza organizzazione, diffusione della notizia e delle istruzioni ,una interminabile attesa finalmente è arrivato il giorno dell’evento che ha permesso a tutti quelli che ne hanno preso parte di vivere alcuni secondi al di fuori della normalità, di staccare dalla solita routine quotidiana, di ritrovare per pochi momenti uno spirito di coesione e condivisione.
“Quelli che…il FLASH MOB” si sono riuniti in Piazza Politeama per attimi di pura, sensata nel suo non-senso FOLLIA, per ribadire la forza di un’azione simbolica plateale,non allusiva che coinvolge in prima persona chi si presta a realizzarla e chi si trova coinvolto senza saperlo.
La scena iniziale in piazza è del tutto variegata: la piazza sembra indifferente,o meglio è la solita. Ragazzi e ragazzi, uomini e donne delle età più diverse passeggiano, parlano. C'è anche una famiglia di artisti di strada che ha improvvisato un mini concerto.
Ma sono ancora le 18:15 ed è l’ora della normalità.
La lancetta dei minuti va avanti velocemente, così tanto velocemente che l’adrenalina non può che aumentare.
Ore 18:20=> manca pochissimo. Gli spazi vuoti cominciano a riempirsi di gente, consapevole e non consapevole, divertita, agitata o che ,insicura sul da farsi, chiede informazioni ai ragazzi con la maglietta con la F (indicati tramite le istruzioni come informatori).
Molti volti si riconoscono.
“Oh, Ciao!” volto uno.
“Ciao, anche tu qui?” volto due.
(Scambio di battute presentatosi più volte mentre ci si rende conto di chi si trova lì con il medesimo scopo).
Ma questo non è il momento dei saluti, sono quasi le 18:30, è il momento dell’azione.
Si comincia.
Cappello di paglia in testa, un tizio si avvicina ad un altro tizio agghindato come lui (tizio e tizio meglio identificati come Alessandro e Marco, nonché gli organizzatori).
Si incontrano.
I due si puntano una fotocamera.
Una reazione a catena: adesso è l’intera piazza a puntarsi a vicenda fotocamera, telefoni cellulari o semplicemente simulando di avere uno dei due tra le mani.
Per un attimo sembra non esistere più la temporalità, si è come sospesi, immobili in attesa di un segnale.
Ed arriva: uno dei due tizi con il cappello di paglia (Alessandro) grida FLASH! scattando una foto e il secondo (Marco) cade a terra.
Nello stesso istante si levano un insieme di FLASH sussurrati , urlati, ridenti,sommessi o decisi.
Subito il crollo a terra collettivo con una attenzione particolare alla fotocamera o al cellulare che si ha tra le mani.
Solamente il tizio che ha gridato per primo FLASH scatenando gli altri è rimasto in piedi, ma giunge un terzo tizio, l’uomo mascherato, correndo: lo punta gridando FLASH e poi scappa.
Adesso tutti sono per terra.
Passano 10 secondi: ci si rialza. Finisce il 1° FLASH MOB palermitano.
La folla,prima esplosa in un applauso, comincia a disperdersi.
Adesso puoi invaderci O NOSTRA INSANA NORMALITA’, riuscire a sfuggirti, anche se per pochissimo, è stato GRANDIOSO.
In chiusura, un ringraziamento particolare allo STAFF per la sentita organizzazione dell’evento e a tutto il popolo FLASHMOBBIANO palermitano per la partecipazione corale.
Alla prossima!
“Quelli che…il FLASH MOB” si sono riuniti in Piazza Politeama per attimi di pura, sensata nel suo non-senso FOLLIA, per ribadire la forza di un’azione simbolica plateale,non allusiva che coinvolge in prima persona chi si presta a realizzarla e chi si trova coinvolto senza saperlo.
La scena iniziale in piazza è del tutto variegata: la piazza sembra indifferente,o meglio è la solita. Ragazzi e ragazzi, uomini e donne delle età più diverse passeggiano, parlano. C'è anche una famiglia di artisti di strada che ha improvvisato un mini concerto.
Ma sono ancora le 18:15 ed è l’ora della normalità.
La lancetta dei minuti va avanti velocemente, così tanto velocemente che l’adrenalina non può che aumentare.
Ore 18:20=> manca pochissimo. Gli spazi vuoti cominciano a riempirsi di gente, consapevole e non consapevole, divertita, agitata o che ,insicura sul da farsi, chiede informazioni ai ragazzi con la maglietta con la F (indicati tramite le istruzioni come informatori).
Molti volti si riconoscono.
“Oh, Ciao!” volto uno.
“Ciao, anche tu qui?” volto due.
(Scambio di battute presentatosi più volte mentre ci si rende conto di chi si trova lì con il medesimo scopo).
Ma questo non è il momento dei saluti, sono quasi le 18:30, è il momento dell’azione.
Si comincia.
Cappello di paglia in testa, un tizio si avvicina ad un altro tizio agghindato come lui (tizio e tizio meglio identificati come Alessandro e Marco, nonché gli organizzatori).
Si incontrano.
I due si puntano una fotocamera.
Una reazione a catena: adesso è l’intera piazza a puntarsi a vicenda fotocamera, telefoni cellulari o semplicemente simulando di avere uno dei due tra le mani.
Per un attimo sembra non esistere più la temporalità, si è come sospesi, immobili in attesa di un segnale.
Ed arriva: uno dei due tizi con il cappello di paglia (Alessandro) grida FLASH! scattando una foto e il secondo (Marco) cade a terra.
Nello stesso istante si levano un insieme di FLASH sussurrati , urlati, ridenti,sommessi o decisi.
Subito il crollo a terra collettivo con una attenzione particolare alla fotocamera o al cellulare che si ha tra le mani.
Solamente il tizio che ha gridato per primo FLASH scatenando gli altri è rimasto in piedi, ma giunge un terzo tizio, l’uomo mascherato, correndo: lo punta gridando FLASH e poi scappa.
Adesso tutti sono per terra.
Passano 10 secondi: ci si rialza. Finisce il 1° FLASH MOB palermitano.
La folla,prima esplosa in un applauso, comincia a disperdersi.
Adesso puoi invaderci O NOSTRA INSANA NORMALITA’, riuscire a sfuggirti, anche se per pochissimo, è stato GRANDIOSO.
In chiusura, un ringraziamento particolare allo STAFF per la sentita organizzazione dell’evento e a tutto il popolo FLASHMOBBIANO palermitano per la partecipazione corale.
Alla prossima!
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